Unità Funzionale di Medicina Riabilitativa Neuromotoria 1
Responsabile:
- D.ssa Alessandra Bosoni
Medici dell’Unità Funzionali:
- Dr. Giordano Ambiveri
- D.ssa Ilaria Covini
- Dr. Paolo Mazzanti
Coordinatore Infermieristico:
- Michela Baldrighi
Coordinatore Fisioterapisti:
- Lucia Daturi, Davide Pastorelli
L’Unità Funzionale di Riabilitazione Neurologica garantisce la presa in carico diagnostica-terapeutica e riabilitativa omnicomprensiva a pazienti con disabilità multiple e complesse, conseguenti a neurolesione centrale, prevalentemente cerebrale, di eziologia traumatica, vascolare, neoformativa, post-chirurgica, post-anossica, post-infettiva.
In relazione alla complessità di un approccio riabilitativo mirato alla soluzione di problemi inerenti non solo la sfera biologica del paziente ma anche quella socio-ambientale, culturale, affettiva e relazionale, l’attuazione di tale processo richiede il coinvolgimento di un team multispecialistico costituito da professionisti (medico – fisioterapista – infermiere – neuropsicologo – psicologo – logopedista – terapista occupazionale – assistente sociale) che predispongono e realizzano il progetto ed i programmi riabilitativi unitamente al paziente ed al suo entourage familiare.
L’Unità Funzionale si avvale inoltre di alcuni Ambulatori/Laboratori interni all’Ospedale, ad integrazione delle risorse per il processo valutativo, diagnostico e terapeutico:
- Ambulatorio Neurofisiopatologia
- Ambulatorio per la Valutazione ed il Trattamento della Spasticità
- Ambulatorio di Urodinamica e Riabilitazione pavimento pelvico
- Ambulatorio di Fisiopatologia Respiratoria
- Ambulatorio per la diagnosi e la terapia dei disturbi della deglutizione
- Laboratorio di Ergoterapia.
I principali ambiti di intervento del team riabilitativo sono:
- stabilizzazione medica internistica
- rieducazione delle funzioni vitali di base (deglutizione, vescica, intestino)
- rieducazione motoria o riabilitazione cognitivo/comportamentale, della comunicazione e del linguaggio
- terapia occupazionale e propedeutica al reinserimento lavorativo
counseling psicologico o rieducazione alle abilità di vita quotidiana o consulenza e reinserimento sociale
Riabilitazione paziente oncologico
Secondo le indicazioni contenute nel “Libro bianco sulla Riabilitazione Oncologica” la riabilitazione oncologica ha lo scopo di “ottimizzare la qualità di vita del malato, aiutando il paziente e la sua famiglia ad adattarsi a standard di vita quanto più simili a quelli precedenti la malattia, con l’obiettivo di limitare al minimo la disabilità fisica, il deficit funzionale, cognitivo e psicologico, che spesso si manifestano a seguito del tumore o delle terapie ad esso correlate”.
Per la diversità dei quadri patologici che il paziente può presentare, la varietà della storia naturale della malattia e la molteplicità degli esiti, non è plausibile la pre-definizione di progetti riabilitativi standardizzati; ancor più che in altri ambiti riabilitativi, il Progetto Riabilitativo Individuale dovrà essere modulato dal Fisiatra e dal Team riabilitativo in base alla tipologia delle complicanze insorte nel singolo paziente, anche in funzione di eventuali effetti collaterali degli interventi terapeutici indispensabili per la cura della patologia oncologica. Gli obiettivi da raggiungere in ogni PRI saranno quindi variabili in funzione del tipo di disabilità, della fase evolutiva della malattia, e delle aspettative e motivazioni del paziente e dei suoi care-giver.
Per poter essere ricoverati e garantire la migliore qualità delle cure il paziente oncologico deve essere in:
- Elevato grado di disabilità ( es. allettamento ) con prognosi riabilitativa favorevole in cui si possa prevedere un miglioramento del quadro funzionale.
- Condizioni generali e psichiche compatibili con la riabilitazione INTENSIVA INTERDISCIPLINARE in quadro clinico stabile ( non meno di 3 ore complessive di trattamento giornaliero)
- Necessità di sorveglianza medico/infermieristica nelle 24 ore ( Pazienti le cui condizioni richiedono prestazioni diagnostico-terapeutiche e riabilitative continue)
Durante il periodo di ricovero il Paziente NON deve essere spostato per eseguire cure / diagnosi al di fuori dalla struttura